Rilakkuma

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venerdì 11 ottobre 2013

Storia: "I'm falling in love" capitolo 12 *2/2*

 Alla ricreazione andai al solito posto, sul tetto, di solito non cera nessuno lì, percorrevo con lo sguardo verso i miei piedi quei tre piani scolastici, che ora, essendo al secondo piano laula, ne percorrevo solo due, e attraversando tutte le persone di quella scuola, con timidezza e riguardo andavo lì sola, o almeno fu così per i miei primi giorni scolastici, ero una ragazza abbastanza pacifica infondo, però ero parecchio timida e quindi rimanevo sola, poi ecco, arri- *coff, coff* i miei pensieri furono interrotti da quel tossito una volta arrivata lì in terrazza, venne subito seguito da uno starnuto e così andai a vedere chi cera che occupava il mio amato rifugio, girai langolo e lo vidi, lì a terra che fissava il cielo, non si era neanche accorto della mia presenza e quello mi mise sui nervi e così mi ci sedetti vicino e lo spintonai un po Nota le persone quando ti si presentano davanti, idiota.- dissi senza peli sulla lingua quanto sono diventata antipatica ahah divertente. Lui si voltò e sobbalzò quando mi vide T-tu s-sei Arukawa- -Si, perché? Chi ti sembrava che fossi? Eh Riku?- -A-ah mi chiami così, senza onorifici né nulla, solo col nome, ahah- -Ah, scusa, ti infastidisce? Ormai i miei ultimi amici si fanno chiamare col nome solo quindi- mi sorrise mentre io continuavo a blaterare cose sulle mie amiche che erano simpatiche ma che non erano di questa città, non diceva nulla, mi fissava e sorrideva e così mi innervosì LA SMETTI DI SORRIDERMI E BASTA?!- gli dissi urlando, lui sobbalzò e subito dopo fece una risatina Scusa, scusa è che a quanto pare sei molto socievole e avevi proprio voglia di parlare con qualcuno, lo dicevo che non eri una persona scontrosa come gli altri credevano!- a quella sua affermazione, arrossì, davvero avevo raccontato tutto a quel ragazzo che conoscevo appena? Forse era perché era più piccolo e quindi mi veniva più facile parlargli, ma ora che ci pensavo, il tutto diventava imbarazzante, mi sollevai da terra e feci qualche passo indietro, girai il viso dallaltro lato e risposi I-io non sono scontrosa, sono solo una che ha poca pazienza.- dissi balbettando un po Scusa se ti ho infastidito con le mie storielle sulle mie amiche, io vado allora- dissi facendo qualche altro passo indietro per poi fuggire via ma mi acchiappò per la manica del braccio e fissandomi, mi sorrise nuovamente e disse Non preoccuparti, questo è il mio rifugio, puoi rimanere qui con me!- ammetto che mi innervosì a quel è il mio rifugio ah bello, so arrivata prima io qui, ma era una frase simile a quella che ho sempre voluto dire ai miei vecchi amici di questa scuola, persone che stavano sempre ferme in classe o in cortile come tutti e in effetti qui faceva un po freddo Ora che ci penso Ma te non hai freddo con tutto questo vento?- gli dissi sedendomi a terra e facendo cenno di accomodarsi, mi rispose ridendo Perché ridi e basta? Parla una volta ogni tanto.- -Hm, diciamo che mi piace il vento sul viso, mi fa sentire in qualche modo libero ma hai ragione, cè proprio freddo a volte!- rise subito dopo, io lo fissai lateralmente è proprio carino quando sorride pensai e subito dopo arrossì, lui a quanto pare se ne accorse del mio rossore Oh, non è che sei te ad avere freddo? Ecco, il rossore a volte è quello no? Ah, ecco- con quell ah ecco si tolse la giacchetta e me la diede a me, cercai di rifiutare ma alla fine riuscì a convincermi, e così, passò la ricreazione, era divertente parlare con questo ragazzo, era dolce, gentile e simpatico, il mio contrario, ma col tempo suonò la pausa e così tornammo in classe.

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Quando rientrammo, la gente ci fissò male, non solo perché avevo dimenticato di ridargli la giacca e ci feci caso solo dopo, ma anche perché vedere una ragazza nuova entrare già con il ragazzo più popolare della nuova classe, metteva in soggezione le altre ragazze, credo che lui notò la mia perplessità e disse urlando: -HEI RAGAZZI, SAPETE? QUESTA QUI E
DAVVERO SIMPATICA E MI HA DETTO CHE VUOLE ESSERVI DAVVERO AMICA MAE TIMIDA, CARINA QUESTA COSA NON TROVATE?- le ragazze, stupide, vennero di corsa da me cambiando espressione facciale, in modo amichevole e iniziarono a presentarsi e a fare casino, mi dicevano cose come Ma quanto sei carina! Oppure, sei molto magra sai? Oh, ma qual è il tuo hobby? e roba così, non riuscivo a rispondere a tutte e non ero riuscita a comprendere nessuno dei loro nomi, eppure questa scena mi parse uguale a quella di anni prima, solo che fu una ragazza ad essermi amica a quel tempo inizialmente e poi gli altri si ambientarono, ahah che brutto ricordare il passato, ma non potevo farci nulla e così rispondevo a tutti sorridendo, poi entrò il professore che ci fece sedere tutti, e così inizio la lezione, per tutto il tempo non feci che guardare fuori dalla finestra, metteva tranquillità vedere gli uccelli volare. E questo il senso di libertà di cui parlava? pensai, ma subito dopo scossi la testa Ma a che penso? A quel tizio? Beh, infondo è la prima persona ad essermi stato gentile…” penso che lui si accorse anche di questo, di fatti quando mi voltai leggermente dalla sua parte, lo vidi ridacchiare e subito dopo mi sorrise, io arrossì e mi voltai dallaltro lato velocemente, era troppo amichevole per i miei gusti, non ci so fare con le persone e mi imbarazzo facilmente.
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Così passò quella giornata, era il momento di uscire da scuola e così ero davanti il cancello che stavo già iniziando ad andare, mi si presentarono tre ragazze
Mizu-chan!!!- non sapevo nemmeno chi fossero, ma il loro viso mi era familiare Chi siete?- chiesi inclinando un po la testa Ehh? Non ti ricordi di noi? Siamo le tue nuove compagne! Haruka, Fuji e Kuro!- poi mi vennero in mente, furono le prime ad alzarsi e a venirmi a parlare, tutte le altre le seguirono a rotta Ahh si scusate, scusate! Non ricordavo bene il vostro volto- mi fecero cenno con la mano di non preoccuparmi e poi iniziarono a parlarmi, Fuji era una ragazza con i capelli corti e castani e dei grandi occhi verdi, Kuro aveva i capelli neri e lunghi, leggermente mossi alle punte, e anche i suoi occhi erano per lappunto nero, Haruka era una ragazza dai capelli lunghi e lisci sul colore caramello e aveva degli occhioni enormi e color nocciola quasi sul grigio, erano bellissime, io sembravo lidiota del gruppo lì in mezzo a tale bellezza E allora? Ti va di venire oggi con noi a fare shopping?- Eh? Cosa? Mi invitano ad uscire con loro? stavo per dire di sì ma mia madre si sarebbe preoccupata se fossi stata troppo il primo giorno dopo tanto tempo Eccovorrei davvero davvero accettare ma mia madre potrebbe preoccuparsi dato che il primo giorno per me. Scusate.- dissi abbassando lo sguardo dispiaciuta, Haruka mise la sua mano sulla mia spalla, io sollevai il capo e tutte e tre sorridenti mi dissero che non dovevo preoccuparmi e che magari la prossima volta sarei potuta andare con loro, gli sorrisi a bocca larga e accettai e così salutandole tornai a casa percorrendo la solita strada, in quel momento in cui percorrevo la strada, pensai a tutta la giornata, davvero molto bella e divertente, chissà se sarebbe continuata così!

------Fine capitolo 12 parte 2 *ultima parte del capitolo* al prossimo capitolo! Ah tendo a specificare che lei non è innamorata di quel ragazzo, è solo che era da tanto che non stava a scuola e parlava con i suoi compagni e quel ragazzo subito le dava confidenza e quindi lei si sentiva in imbarazzo
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