Quel
giorno mi alzai presto e subito dopo mi preparai per andar a fare una
passeggiata, avevo bisogno di pensare, di stare del tutto da sola, lontano da
pc e cellulare, appunto li avevo lasciati a casa, così, dopo aver preso un
toast per colazione, salutai mia madre con una voce bassa e andai fuori, non c’era
molto caldo anche se eravamo in pieno Luglio, sarà perché era mattina, decisi
di andare un po’ verso
le vie dei negozi e al centro della città, in fondo che destinazione poteva mai
avere una persona sola? Camminando riuscivo a sentire tutte le conversazioni
della gente, dicevano tutte cose come “Neeee
ma quel ragazzo lì non è carino? Ahah Ma che vai pensando, non volevo mica
provarci!!” –Disgustoso.-
dopo quelle mie solite frasi la gente cominciava a fissarmi male, ma che potevo
farci se mi facevano venir voglia di gettarmi da un palazzo molto alto? Anzi,
meglio se son loro a gettarsi. Sospirando iniziai a pensare a ieri “Che
giornata strana eh, alla fine, anche dopo quell’imprevisto,
l’ho
davvero incontrato…
Presto mi trasferirò eh… wow è
davvero insopportabile questa cosa, mi infastidisce tantissimo” diedi
un calcio al secchio della spazzatura che mi trovavo vicino, quello cadde
facendo cadere con se tutto ciò che aveva dentro, quello si che era disgustoso,
la gente inizio a fissarmi male e a bisbigliare tra di loro, come la tipica
madre che dice al figlio ‘Non
avvicinarti a quella ragazza..’ ah
certo, signora, non si preoccupi, sa, mangio anche adulti, non solo bambini
eh.. come si poteva essere così stupidi? E con tutte queste vicende arrivai
alla via dove stavano i negozi, non avevo un soldo con me, ma era bello
guardare, e anche prendere in giro nella mia mente i vestiti più assurdi, stesi
davvero molto a fissare i vari vestiti, tipo un’ora,
poi decisi di andare verso la piazza, mentre andavo lì, vidi delle ragazze con
la divisa della mia vecchia scuola, ragazze che conoscevo molto bene “Non
devono vedermi..” corsi
via in modo che non mi vedessero, ma correndo, mi persi, così decisi di
camminare un altro po’ per
poter vedere dov’ero,
quel posto mi sembrava familiare, poi pensai “Ah…
quella lì in fondo è l’abitazione
in cui ho avuto il primo incontro con quel ragazzo… no,
non è solo questo, penso di aver dimenticato qualcosa, ho dei ricordi di questo
posto, ma sono molto offuscati…” poi,
un lampo, mi venne in mente quell’abitazione
come se non fosse vecchia in quel modo, anzi, ma non riuscivo a ricordare
altro, così andai lì dentro, anche se era parecchio buio –Dopotutto,
avrei dovuto portare il mio cellulare…- per
fortuna che avevo quella specie di orologi con la lucina che si poteva
accendere, andai fino al posto in cui mi sedetti quel giorno –Davvero
fastidioso…-
avevo una strana sensazione dentro di me, una sensazione che conoscevo bene, la
nostalgia –Ho
perso persino quest’ultima
possibilità di poter tornare ad essere felice.- mi accovacciai a terra e
iniziai a piangere, la sera non ero riuscita a sfogarmi poi così bene, tanto
che le lacrime sembravano non cessare più in questo momento, nel frattempo
mugolavo cose come ‘Perché?
Perché persino tu mi hai deluso?’ ero
davvero penosa e mi sentivo molto fragile “Forse
è come dice Rei, mi mostro forte ma poi sono del tutto debole” con
tutti quei pensieri anche il passato veniva pian piano, quel passato che
speravo dimenticare un giorno, successe tutto in poco tempo, tutto quello mi
fece abbandonare completamente la mia vita, da quel giorno vivevo come un’esistenza
effimera, l’unico
mio scopo era quello di osservare il tutto senza però mai immergersi in
qualcosa, la mia vita stava di nuovo finendo in quel modo? Non capisco, perché
se ci viene donata la felicità, va subito via? Perché? Cosa si fa di tanto
sbagliato? Mentre quei pensieri si cimentavano nella mia mente aprendo vecchie
ferite, sentii una voce dietro di me, mi girai, pensando a quel ragazzo di cui
ancora non sapevo neanche il nome, ma quando mi girai, vidi delle persone con
dei vestiti strani, non so cosa mi dissero in quel momento, ma senza pensarci
due volte, mi alzai di scatto e iniziai a correre fuori, sentii loro urlare –HEI,
MA DOVE VAI?- ero spaventata, ma non da loro, semplicemente di farmi vedere
piangere, non è una cosa di cui andrò mai fiera, e il bello che focalizzai la
domanda che mi avevano fatto prima, era un semplice –Ti sei
persa, stai bene?- “Erano
dei semplici ragazzi che volevano solo aiutarmi, quanto sono stupida.” Mi
fermai esattamente davanti alla fontana della piazza della città, poi sentii di
nuovo una voce dietro di me, sta volta era di una ragazza –Ma
esci per davvero allora!- la sentii ridere, mi voltai stufa di quella giornata
e con tono sgarbato dissi –Ti
serve qualcosa, o devi solo farmi perdere tempo? Se è così, ti consiglio di non
infastidirmi, non sono dell’umore,
o vuoi che accada di nuovo una cosa come quella?- dissi l’ultima
frase indicando un segno sul suo braccio –C-come
sei scortese! Una volta eri più simpatica sai? Ecco perché continuerai a
rimanere sola ed essere presa in giro da ogni persona! E-ed io che volevo
tornare ad esserti amica!- risi alla sua risposta, così forte che sembravo
matta –Chi?
Tu? Tornare ad essere mia amica? Ma sei matta? Ma neanche per sogno!- risi di
nuovo, tanto che la feci arrabbiare davvero, lei si avvicinò a me e con una
spinta, mi fece finire dentro la fontana –Ben ti
sta, idiota!- -Ora sei soddisfatta?- vidi che si intimorì a quella mia domanda,
tanto che si allontanò un po’ da me
“Ha
paura di me allora eh, divertente.” Poi
vidi un’ombra
di un ragazzo alla mia destra, mi voltai e vidi di nuovo Rei, che con il suo
solito tono idiota, disse –Oh,
una bimba è finita nella fontana, ah, no, aspetta, è solo un’idiota-
-Disse lui.- risposi riferendomi al fatto che mi avesse chiamata idiota –Che c’è?
Vuoi una mano?- mi tese la mano, io con una mossa la spostai, anzi, la
schiaffeggiai e poi mi alzai da sola, i miei vestiti erano completamente
bagnati, avevo una gonna e quindi non fu molto difficili strizzarla, stessa
cosa per la maglia –Potevi
almeno accettare quella mano, sai? Mh, che ne dici se uscissimo insieme?- -No.-
risposi con tono fermo –Rei!
Perché chiedi a ‘quella’ di
uscire?- -Quella?- la guardai male, lei,
che si intimorì di nuovo, corse vicino a Rei, così, annoiata da quei due
stupidi, mi voltai con passo veloce e andai verso casa, non potevo mica
continuare ad andare in giro in quel modo “A
quanto mi pare del mio aspetto mi importa allora.” Ero
già lontana quando sentii Rei urlare –Se ti
va di vederci, hai la mia e-mail ormai, quindi, a presto stupida ragazzina!- “Quanto
è idiota, almeno dille gentilmente le cose, ma chi vuole sentirti poi?” così
continuai a camminare e alla fine, tornata a casa, andai a farmi una doccia e
misi dei vestiti di ricambio, tra un po’
dovevo anche andare a pranzo, quindi andai a controllare solo un po’ il pc
e il cellulare, avevo un’e-mail
–E’ da
Sousei.- iniziai a leggerla ‘Scusa
per ieri! Il mio pc ha parecchi problemi tehee… beh,
comunque, auguri con quel ragazzo e vedi di non cacciarti in pasticci! Se sei
però ancora interessata a me, mi fa molto piacere...’ -Ma
mi prende in giro? Tipico ragazzo che vuole tutte le ragazze attorno, ma
sceglietene solo una. Bah, vado a pranzo va.- “Hanno
tutti problemi con il pc ultimamente..?”
pensai correndo verso la cucina, e così, quella giornata noiosa continuò, l’unica
cosa che feci fu giocare a qualche videogioco e leggere, alla fine, pensai di
andare a dormire, così mi cambiai e misi il pigiama, poi pensai “Devo
rispondere a Sousei, oppure pensa che sono arrabbiata con lui… aahn
allora anche di lui mi importa ancora eh? Che fastidio”
sorrisi amaramente per i miei pensieri che continuavano a farmi male “Sono
una stupida” e
così risposi con un ‘Non
preoccupartene, comunque credo proprio che potrebbe andar bene con quel ragazzo
ahah.. e forse tu mi interessi ancora un po’, ma
passerà di sicuro ahahah…’
ovviamente mentii sul fatto del ragazzo, ma poco importava ormai, e così andai
a dormire con un peso sul cuore.
---------Fine capitolo 9, al prossimo!