----------Capitolo
19 yaaaay \(>o<)/ *scusate, ma mi accorgo di essere già al 20, si, già,
dopo mesi ahah, e sono felice! Okkey, iniziamo :’ ->
Mi svegliai verso le sette, non so se era normale essendo domenica, ma fu per
colpa del cucciolo, era appena salito sul mio letto, iniziò ad annusarmi il
viso nascosto per metà sotto le coperte, io ridacchiavo per il solletico e lui
che scodinzolava e abbaiava, così mi tirai fuori da lì –Certo che
sei mattiniero te eh! Obakaccchiii- iniziò a saltare e a darmi bacini, odiavo
però il fatto che volesse darmeli in bocca e quindi cercavo di deviare, poi mi
alzai e lo presi in braccio, sbuffai –Uffà! Sei
proprio fastidioso tu, stupido!- risi e poi decisi di andare a dargli da
mangiare, scesi in cucina e presi il cibo che gli avevo comprato ieri, lo
versai in un piattino di plastica –Ecco a
te!- gliene diedi poco dato che se gli avessi dato del cibo già da subito,
sarebbe di sicuro diventano un cane obeso, cosa che volevo evitare, anche se l’idea di
un animale obeso mi piace fino ad un certo punto, chissà com’è bello
abbracciarli e stritolarli, e così mi preparai una tazza di latte caldo, e mi
sedetti a bere, guardai l’orologio
ticchettare, poi posando la tazza sul tavolo, alzai le spalle sospirando, mia
madre dormiva ancora, le fa bene dormire, e così decisi di far qualcosa per lei
a casa essendomi svegliata presto, i miei pensieri furono interrotti dal
cucciolo, iniziò a picchiettare la sua zampetta sul mio piede, lo guardai e gli
sorrisi, poi mi alzai –Su,
facciamo qualche pulizia Obaka-chan!- così, iniziai a spolverare un po’ la
cucina, le tazze che smuovevo e lavavo facevano un certo rumore, così
iniziarono a venirmi in mente le giornate di domenica in cui mi svegliavo per
questo fracasso avendo un sonno leggero, io non mi muovevo molto neanche dalla
mia camera, mi venne di far una specie di sorriso amaro a questo pensiero, “mia madre
puliva e lavorava allo stesso tempo, cosa che fa anche ora, ma son cresciuta,
devo aiutarla in qualche modo oppure potrebbe ammalarsi per lo stress e----” sentii la
mia guancia inumidirsi, una lacrima era appena scesa sul mio viso, non ci avevo
neanche fatto caso, come non avevo fatto a caso a molte cose in questi anni,
chissà quante cose mi son persa, cercai di scacciar via quei pensieri e scostai
la testa due volte, e così continuai a riordinare e lavare ciò che c’era da
lavare, finii in fretta ma erano già le 9, mia madre si sarebbe alzata verso le
10, avrei potuto fare ben due stanze se solo mi sarei sbrigata un po’, così
andai di corsa a spolverare il salotto, finito lì andai ad infilarmi in camera
mia, lì si che c’era da
sistemare! Sono sempre stata molto disordinata, tanto come al solito ‘Mamma
pulisce tutto il sabato o la domenica!’ ecco
come andava, ma dai che da oggi devo iniziar a far qualcosa! “Cos’è sto
buon umore che tengo? Non saprei, bah, tanto durerà poco e la settimana
prossima sarò di nuovo come un cane morto sul letto che fa storie per alzarsi
anche alle 2 del pomeriggio” risi a
quel pensiero e finalmente riordinai anche quel macello, misi anche in ordine i
miei vecchi manga “Chissà
quante perdite in questi mesi!! Dovrei andare a vedere nelle fumetterie se
trovo magari i volumi mancanti” e così,
andai a far una doccia e tornai di sopra con l’asciugamano,
tanto ci siamo solo io e mia madre, sentii poi qualcuno leccarmi la caviglia,
il cucciolo come al solito –Oh, avevo
dimenticato fossi maschio te. Ma tanto, poco importa.- ridacchiai ancora una
volta ai miei stupidi pensieri e poi scelsi una di quelle gonne alte, marrone
con dei disegnini a coniglietto minuscoli, misi poi una camicetta ben ricamata,
così, presi una borsetta e gli infilai il cellulare, andai sotto, in cucina,
mia madre di sicuro era già sveglia, così la vidi lì a guardare tutto –I ladri
di oggi sono cambiati, puliscono casa e portano via solo la sporcizia!- disse
ironica, feci una risata finta per la sua battutina del cavolo –Ahah molto
divertente mamma.- mi abbracciò e mi ringraziò con un bacio sulla guancia –Dove vai
vestita così bene? Il fidanzatino?- la guardai male e poi sbuffai –Sto andando
in fumetteria!- dissi secca –Non ti
hanno ancora stancato quelle robe?- disse con la sua solita espressione seria,
non le risposi, la salutai e poi uscii.
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Il cucciolo lo lasciai lì a casa, mia madre ha detto che l’avrebbe
portato dal veterinario, fargli far un controllo era sempre meglio, così andai
in fumetteria, vidi il solito ragazzo di sempre che gestiva come al solito,
sgranò gli occhi appena mi vide, era maturato parecchio, dovrebbe avere 23 anni
adesso, gli sorrisi e andai vicino –Kou! Ti sono
mancata eeeh?- dissi ironica, scherzavo spesso così con lui, lo vidi sorridere
e quasi quasi non si commuoveva –Eeeh, non
metterti a piangere ora!- dissi sorridendo, aggiunsi una piccola risata, vidi
lui che girando la cassa venne ad abbracciarmi, era come un fratello maggiore
per me, non avendo né fratelli né sorelle, si era creato questo rapporto tra di
noi, ricambiai l’abbraccio,
poi si allontanò –Certo che
sei cresciuta eh! Ma rimani sempre molto infantile di viso, e chi è che piange
per te?- il suo carattere, come al solito, dispettoso, farebbe di tutto per
negare l’evidenza
di qualcosa, risi e poi gli diedi una pacca sulla spalla –Hai messo
da parte per me i miei manga, vero? Oppure li hai venduti dimenticandoti di
me?- lo vidi irrigidirsi “Non l’avrà mica
fatto davvero?” –Ma che! E’
impossibile che conservi per te roba vecchia! Ma, forse in qualche vecchio
scatolone potrei trovarvi qualcosa!- “E’ il
solito bugiardo.” –Sei il
solito eh, te la svii sempre pur di non cadere nell’imbarazzo!
Beh, fammi vedere allora ciò che hai tenuto da parte- mi sorrise e poi andò via
per un po’, tornò
con lo scatolone, lo vidi lì a faticare, doveva essere pesante, aveva una
faccia molto buffa per la stanchezza, risi nel vederlo così, mi guardò male e
poi posò lo scatolone –Cosa ridi?
Scema.- disse con il suo solito tono pungente, non gli risposi e sorridendo
andai a vedere ciò che c’era lì
dentro, vidi lui con la coda dell’occhio
che mi guardava stranito, forse si aspettava una mia risposta “Guarda
che cresco anche io!” pensai
tra me e me, poi iniziai a vedere, li aveva proprio tutti! –Aaaaaawwwwh
ci sono tutti!- urlai, vidi lui cercare di zittirmi, anche se di mattina non è
che ci siano poi così tante persone, mi voltai e lo abbracciai –Grazie!
Grazie!!- sembravo una bambina ma poco importa, mi contraddico spesso tanto,
vidi lui ridere per poi dire –Accettali
come regali! Sai, non si vede ogni giorno una vipera uscire dallo zoo, fargli
qualche regalo magari porta bene!- disse di nuovo per sviarsela, lo guardai
male e poi risposi –E te
invece da quand’è che sei
uscito dallo zoo? Chissà quanti regali fino ad ora eh! Beh, siccome capisco che
tu stia cercando di coprire il tuo imbarazzo da ragazzo maturo che sei, li
accetto volentieri!- vidi il suo viso cambiare in un misto di irritazione e
imbarazzo –Sta zitta,
stupida bambinetta.- risi vedendo che non sapeva come rispondere, e così,
passai con lui lì un po’ di tempo
a parlare, dovevamo dirci così tante cose! Infondo è da lui che andavo ogni
volta a piagnucolare, o quasi, tranne per gli ultimi tempi, così passò il tempo
–Hei, che
ne dici se questo pomeriggio andiamo a prendere un cappuccino o una cioccolata?
Magari puoi portare anche tua madre ed io porto mia sorella maggiore!- mi
sembrò proprio una buona idea, poi mi arrivò un messaggio, non gli risposi e
presi il cellulare chiedendogli un attimo, vidi “Riku? Ah,
vero!” mi venne
un’illuminazione,
ieri mi ha detto di un’uscita,
sarà dove ci saranno tutti, così, lessi, mi disse l’orario, “verso le
6, uhm, bene!” risposi
e poi posai il cellulare, chinai il capo e risposi dispiaciuta –Mi dispiace!
Oggi, ho già un impegno! Magari, sarà per un’altra
volta- sentii lui ridere –Il fidanzatino
eeeh? La mia sorellina cresce!- arrossì e alzai il capo velocemente e lo
guardai malissimo, risposi quasi urlando –Quale fidanzato?!
Non ho nessun fidanzato!! E’ un’uscita
con gli amica!!!- dissi irritata e nervosa, ciò che seguii fu un’enorme
risata, la sua, che risuonò in quel silenzio imbarazzante che si era appena
creato –Va bene!
Va bene! Stavo scherzando! E poi vedi che non c’è niente
di male! Hai già l’età
giusta eh.- lo guardai male e abbassai il viso ormai rosso –Parli come
un vecchio!- dissi per punzecchiarlo –Forse perché
sono un vecchio!- -Hai 23 anni!- dissi per ribattere –Non mi
dicevi te che sono vecchio?- disse divertito –Ti ho
detto che parli come un vecchio, non che lo sei!!- ribattei di nuovo –Ahah, hai
ragione!- -Tu che mi dai ragione, wow, cos’è
successo?- dissi con un leggero sarcasmo, poi, mi alzai e lo salutai, dovevo
tornare a casa a pranzo, era bello aver potuto rincontrare un vecchio amico, e
questo pomeriggio mi sarei incontrata con altri, bella giornata eh!
-------Capitolo 19 fine, al prossimo :3