“Tempo
fa mi fidavo molto degli altri, non so a quanto risale sinceramente, ecco
perché non posso specificare il periodo, ricordo solo che diedi molta fiducia a
delle persone che non si preoccuparono di tradirmi, e la gente che mi
circondava, iniziava a farsi pietà di me ed era così fastidioso, odio il mondo
esterno. Se ho imparato qualcosa ora, è che non conviene fidarsi degli altri,
non si sa come potrebbe andar a finire, è vero, quindi, fidarsi in parte
potrebbe dar aiuto, una via di mezzo, la neutralità è ciò che salva le persone
in effetti. Ho deciso di fatti di aiutare la gente solo quando mi andrà,
aiutare tutti mi ha portato alla completa distruzione, e i miei pensieri erano
così terribili che alcuni segni lo dimostrano, segni che scompariranno poiché
non esterni..” E’
questo che continuavo a pensare tutti i giorni, i ricordi del passato c’erano
ancora purtroppo, e a volte mi si presentavano proprio davanti.
-----
Quel giorno, la mia dichiarazione ebbe risposta, il fatto che io stessi rannicchiata sul mio letto con la mente totalmente vuota e lo sguardo perso, penso sia una grande spiegazione, ma penso di dover lo stesso dir ciò che è successo: “Ehm.. come dire, sono… sorpreso (?) non so cosa rispondere, seriamente, non è che tu non mi piaci, ma lo sai, a me piace un’altra, e poi, così all’improvviso… io pensavo fossi già innamorata di qualcuno, ecco… non posso dir nulla, non voglio dirti che ci penserò, sarebbe davvero scortese, penso sia meglio che restiamo amici io e te, ma anche questa mia risposta potrebbe farti arrabbiare, no? E un fermo no, ti causerebbe qualche problema scommetto… ahah davvero, non so come comportarmi… penso che devo per forza chiederti un po’ di tempo, anche se è una cosa che non mi permetterei mai di chiedere ad una ragazza che si è presa la briga di fare una dichiarazione tanto carina…”
--*
* Piccola sosta tra un testo all’altro (?) -> In basso, dopo aver scritto il capitolo, scriverò la dichiarazione fatta dalla ragazza, il perché di questo casino? Mboh, mi andava così. :* *
--*
-Ecco… lo sapevo, non potevo mica piacergli! Ma perché mi comporto così? In fondo gli avevo detto che non avevo aspettative! O forse le avevo eheh… bah, ma a che serve amare? Tanto alla fine si soff- non riuscì a completare, un ricordo del passato riaffiorò ed io scoppiai a piangere “No, perché proprio ora? Perché?” il mio sguardo si voltò verso una vecchia foto che avevo tra i libri di scuola di due anni fa, era lì tutta stropicciata, lo sguardo che avevo penso fosse molto depresso, come spiegarlo, occhi lucidi e rossi, spenti, come se nessuna luce potesse entrare o uscire, eppure, in quegli occhi fino a poco tempo fa, esisteva un mondo tutto mio, un mondo così colmo di speranza che ora sembrava fosse giunto alla fine da un sacco di tempo, come avrei voluto parlarne con qualcuno, ma con chi? Mi alzai dal letto e iniziai a cercare un vestito, misi uno dei miei stupidi vestiti colorati e uscii senza avvisare mia madre che non era a casa ma a lavoro, in compenso, portai il cellulare con me, era buio già fuori essendo già sera, e così camminai per un po’, poi con gli spiccioli che avevo messo in tasca, decisi di andare nella città vicina, quella con l’ambientazione migliore della zona dell’isola, impiegai 1 ora e mezza prima di arrivarci, nel treno, il mio sguardo cupo era rivolto verso fuori, si poteva vedere il mio riflesso dalla finestrella, pensavo “Ma quanto sono brutta?” non osservavo nemmeno ciò che c’era fuori, c’ero solo io e pensavo a quanto fossi stupida e inutile “Perché mi sono dichiarata se sapevo sarebbe andata così?” quando arrivammo, feci un sospiro, i pensieri in quel momento mi abbandonarono, e così, decisi di andare dove andai da bambina con mio padre e mia madre, verso il confine della città, arrivai in mezz’ora, durante il tragitto, c’erano certe ragazzine che non facevano altro che sparlare, poi arrivavano gli idioti che fissavano e facevano commenti indecenti “Non si può mai star tranquilli eh? Il prossimo, lo gonfio di botte, alle medie non me la cavavo male, quindi.” Per fortuna però arrivai senza altri imprevisti, una volta lì, fui accolta da una vegetazione meravigliosa, era un giardinetto/campo per tende e anche per far degli ottimi picnic “Ah, c’ero andata per vedere i ciliegi fiorire, ma ora è estate..” così mi incamminai ed entrai da quel cancelletto alto e antico, pareva bianco, era tardi e non vedevo molto bene, entrai e a terra c’erano delle pietre che segnavano il tragitto, attorno tutti fiori ed erbe di ogni genere, poi arrivai ad un ampio spazio dove potevano essere visti tutti gli alberi, come se ti circondassero per davvero e ti stesserò dando un caloroso benvenuto, e il caldo che c’era, lo faceva ben capire, mi sedetti a terra e subito dopo mi distesi, potevo osservare il cielo, le stelle erano molte quella sera, dopodiché, chiusi gli occhi intenta a schiacciare un pisolino, credo che un po’ riuscii a dormire, poi, sentii che qualcuno stava accarezzando il mio viso, mi alzai di scatto, spaventata, mi sentii delle mani sugli occhi a coprirmi “Cosa? Cosa?! COSA?! UN MANIACO, COS’E’, PORCA PUTTANA, DEVO FAR QUALCOSA, UN MANIACO, CHI E’.” ero davvero terrorizzata, poi sentii la sua voce, era una voce che conoscevo molto bene –Ahah che tremi a fare? Hai paura?- -T-tu… MI HAI FATTO SPAVENTARE- provai a voltarmi, forse era la mia unica occasione poterlo vedere finalmente in faccia, ma sentii una lieve spinta che mi fece cadere in avanti –AIA. MA CHE BRUTTI MODI CHE HAI.- -Scusa, scusa! Ma sai, è un s-e-g-r-e-t-o *- la sua voce suonò così carina in quel momento, che sentii il cuore palpitarmi, mi sollevai e risposi –Mh… va bene, un giorno però dovrai farti vedere, insomma, mi hai anche.. b-b-ba-baa-b-b-bac-baci-baciato….!- -Ahahahah balbettavi alla grande! Che c’è, non riesci a dire che ti ho “baciato” ahahahah!- la sua voce la sentii più tenera del solito, era così calorosa, cercava di darmi sostegno, penso che lui avesse capito il mio stato d’animo –Hei, tutto bene?- mi fece quella domanda, subito dopo, sentii le mie guance bagnate, stavo…piangendo…? “Assurdo…” con così poco era riuscito a farmi piangere, anzi, meglio, sfogare –Stai piangendo?- non risposi subito, avevo paura che sentisse la mia voce tremare -…no- dissi con lieve voce, non so neanche se riuscì a sentirmi, so solo che subito dopo sentii un enorme calore in tutto il corpo, mi stava abbracciando, quell’attimo, sembrava durare infinitamente, ma non fu così, durò massimo quattro minuti, la sua voce era così calma e calorosa, disse queste parole: -Non piangere, le tue lacrime potrebbero portare tristezza agli altri, se chiedi a chi, a me per esempio, riesco a percepire il tuo dolore, è davvero molto, non è così? Ma non sembra che sia qualcosa di ora, sembra che sia un dolore durato per anni, qualcosa l’avrà fatto traboccare, vero? Beh, io sono qui, ti starò abbracciato finché vorrai, finché non smetterai di piangere, puoi anche insultarmi se ti serve per sfogarti ahah…- “Lui…” mi voltai, con le mani davanti gli occhi e mi gettai su di lui, che mi accolse stringendomi a se, qualcosa del genere, perché accadeva proprio a me, forse, quei soliti attimi di felicità, si stavano presentando davanti a me? Per tutto il tempo, non dissi niente, neanche lui disse nulla, stavamo semplicemente in quel modo, accoccolati come due panda, dopo quel mio pensiero, dissi –amo i panda..- lo sentii ridere, ammetto che iniziai a ridere anche io, ma furono delle brevi risate, le interruppe lui –Piacciono molto anche a me, sono morbidi, proprio come te- -Non farlo sembrare così pervertito, per favore, o forse, sei davvero un pervertito?- rise di nuovo, aveva proprio una bella risata –Credo che io un po’ lo sia, ma non ti farei mai nulla, non preoccupartene, non mi permetterei mai di far del male ad una persona così importante per me- in quel momento, sentii un forte calore nelle mie guance, ero arrossita, i miei pensieri si erano svuotati, tanto che riuscivo a percepire completamente il suo corpo, era morbido, e caldo, doveva essere abbastanza alto poiché riusciva ad abbracciarmi del tutto senza farsi troppi problemi, la mia testa era appoggiata al suo petto, riuscivo a sentire il battito del suo cuore, era molto veloce, proprio come il mio, ma, non capivo, perché tutto questo? Chi era lui? Perché proprio io? Avevo un’infinità di domande nella mia testa, ma non volevo pensarci più di tanto, dovevo godermi quel momento al meglio…
------ Fine capitolo 7! Sinceramente non mi ha convinto molto, ma speriamo che a voi piaccia ^^’’ beh, comunque, dopo questo mio pensiero, scriverò la dichiarazione: Ma immaginate il tutto dal punto di vista del ragazzo, tipo, nel momento in cui la ragazza si gettava su di lui con gli occhi chiusi, avrei scritto per lui: “guardai sbalordito, i miei occhi erano spalancati, pensavo stesse per vedermi, ma alla fine, era lì con le mani davanti gli occhi, tanto che, stavo quasi per ridere, ma l’unica cosa a cui pensai fu di abbracciarla e stringerla più di prima, il suo corpo era così piccolo e fragile, avrei voluto tenerla così per sempre.” Qualcosa del genere (?) beh, anche se le frasi finali sembrano proprio da lolicon :’ beh, comunque, ecco la dichiarazione della ragazza:
“Ecco… questo testo diciamo che l’ho inviato per uno scopo preciso, beh, sono molto confusa poiché non so proprio come potrei dichiararmi, diciamo che è la prima volta che lo faccio per mia volontà rispetto all’ultima volta… ecco, beh, come hai capito, è una dichiarazione d’amore! Io non so proprio come spiegarmi, tu, mi piaci e, ultimamente ho iniziato a pensarti davvero molto, non dico che eri l’unico dei miei pensieri, ma eri abbastanza frequente e mi agito ogni volta che penso a te, quando sto con te non so essere me stessa, divento scontrosa e cerco di allontanarti, io non ero così tempo fa, ma ora lo sono, ho sempre paura che tu possa odiarmi per quello, ma ora ho capito il perché reagivo in quel modo. Se ti chiedi cosa mi piace di te, direi tutto, il tuo carattere così particolare, sei dolce, comprensivo e molto gentile, ma sai anche arrabbiarti e quando lo fai, sei un bambino, ma non cerchi mai di sfogare la tua rabbia, anzi, devo proprio star molto con te per poterti far felice, e quando ci riesco, anche io inizio ad esserlo, per te, io ci sarò sempre e… sto dilungando troppo! Giungo alla fine, ecco, non spero che anche io ti piaccia, poiché so chi ti piace… quindi non preoccuparti per me! Dovevo solo liberarmi di questo mio sentimento tehee… ciao!”
Eccola qui x’ il modo di scrivere confuso spero di averlo reso alla grande, occhei, al prossimo capitolo, ciaaaau! :3
-----
Quel giorno, la mia dichiarazione ebbe risposta, il fatto che io stessi rannicchiata sul mio letto con la mente totalmente vuota e lo sguardo perso, penso sia una grande spiegazione, ma penso di dover lo stesso dir ciò che è successo: “Ehm.. come dire, sono… sorpreso (?) non so cosa rispondere, seriamente, non è che tu non mi piaci, ma lo sai, a me piace un’altra, e poi, così all’improvviso… io pensavo fossi già innamorata di qualcuno, ecco… non posso dir nulla, non voglio dirti che ci penserò, sarebbe davvero scortese, penso sia meglio che restiamo amici io e te, ma anche questa mia risposta potrebbe farti arrabbiare, no? E un fermo no, ti causerebbe qualche problema scommetto… ahah davvero, non so come comportarmi… penso che devo per forza chiederti un po’ di tempo, anche se è una cosa che non mi permetterei mai di chiedere ad una ragazza che si è presa la briga di fare una dichiarazione tanto carina…”
--*
* Piccola sosta tra un testo all’altro (?) -> In basso, dopo aver scritto il capitolo, scriverò la dichiarazione fatta dalla ragazza, il perché di questo casino? Mboh, mi andava così. :* *
--*
-Ecco… lo sapevo, non potevo mica piacergli! Ma perché mi comporto così? In fondo gli avevo detto che non avevo aspettative! O forse le avevo eheh… bah, ma a che serve amare? Tanto alla fine si soff- non riuscì a completare, un ricordo del passato riaffiorò ed io scoppiai a piangere “No, perché proprio ora? Perché?” il mio sguardo si voltò verso una vecchia foto che avevo tra i libri di scuola di due anni fa, era lì tutta stropicciata, lo sguardo che avevo penso fosse molto depresso, come spiegarlo, occhi lucidi e rossi, spenti, come se nessuna luce potesse entrare o uscire, eppure, in quegli occhi fino a poco tempo fa, esisteva un mondo tutto mio, un mondo così colmo di speranza che ora sembrava fosse giunto alla fine da un sacco di tempo, come avrei voluto parlarne con qualcuno, ma con chi? Mi alzai dal letto e iniziai a cercare un vestito, misi uno dei miei stupidi vestiti colorati e uscii senza avvisare mia madre che non era a casa ma a lavoro, in compenso, portai il cellulare con me, era buio già fuori essendo già sera, e così camminai per un po’, poi con gli spiccioli che avevo messo in tasca, decisi di andare nella città vicina, quella con l’ambientazione migliore della zona dell’isola, impiegai 1 ora e mezza prima di arrivarci, nel treno, il mio sguardo cupo era rivolto verso fuori, si poteva vedere il mio riflesso dalla finestrella, pensavo “Ma quanto sono brutta?” non osservavo nemmeno ciò che c’era fuori, c’ero solo io e pensavo a quanto fossi stupida e inutile “Perché mi sono dichiarata se sapevo sarebbe andata così?” quando arrivammo, feci un sospiro, i pensieri in quel momento mi abbandonarono, e così, decisi di andare dove andai da bambina con mio padre e mia madre, verso il confine della città, arrivai in mezz’ora, durante il tragitto, c’erano certe ragazzine che non facevano altro che sparlare, poi arrivavano gli idioti che fissavano e facevano commenti indecenti “Non si può mai star tranquilli eh? Il prossimo, lo gonfio di botte, alle medie non me la cavavo male, quindi.” Per fortuna però arrivai senza altri imprevisti, una volta lì, fui accolta da una vegetazione meravigliosa, era un giardinetto/campo per tende e anche per far degli ottimi picnic “Ah, c’ero andata per vedere i ciliegi fiorire, ma ora è estate..” così mi incamminai ed entrai da quel cancelletto alto e antico, pareva bianco, era tardi e non vedevo molto bene, entrai e a terra c’erano delle pietre che segnavano il tragitto, attorno tutti fiori ed erbe di ogni genere, poi arrivai ad un ampio spazio dove potevano essere visti tutti gli alberi, come se ti circondassero per davvero e ti stesserò dando un caloroso benvenuto, e il caldo che c’era, lo faceva ben capire, mi sedetti a terra e subito dopo mi distesi, potevo osservare il cielo, le stelle erano molte quella sera, dopodiché, chiusi gli occhi intenta a schiacciare un pisolino, credo che un po’ riuscii a dormire, poi, sentii che qualcuno stava accarezzando il mio viso, mi alzai di scatto, spaventata, mi sentii delle mani sugli occhi a coprirmi “Cosa? Cosa?! COSA?! UN MANIACO, COS’E’, PORCA PUTTANA, DEVO FAR QUALCOSA, UN MANIACO, CHI E’.” ero davvero terrorizzata, poi sentii la sua voce, era una voce che conoscevo molto bene –Ahah che tremi a fare? Hai paura?- -T-tu… MI HAI FATTO SPAVENTARE- provai a voltarmi, forse era la mia unica occasione poterlo vedere finalmente in faccia, ma sentii una lieve spinta che mi fece cadere in avanti –AIA. MA CHE BRUTTI MODI CHE HAI.- -Scusa, scusa! Ma sai, è un s-e-g-r-e-t-o *- la sua voce suonò così carina in quel momento, che sentii il cuore palpitarmi, mi sollevai e risposi –Mh… va bene, un giorno però dovrai farti vedere, insomma, mi hai anche.. b-b-ba-baa-b-b-bac-baci-baciato….!- -Ahahahah balbettavi alla grande! Che c’è, non riesci a dire che ti ho “baciato” ahahahah!- la sua voce la sentii più tenera del solito, era così calorosa, cercava di darmi sostegno, penso che lui avesse capito il mio stato d’animo –Hei, tutto bene?- mi fece quella domanda, subito dopo, sentii le mie guance bagnate, stavo…piangendo…? “Assurdo…” con così poco era riuscito a farmi piangere, anzi, meglio, sfogare –Stai piangendo?- non risposi subito, avevo paura che sentisse la mia voce tremare -…no- dissi con lieve voce, non so neanche se riuscì a sentirmi, so solo che subito dopo sentii un enorme calore in tutto il corpo, mi stava abbracciando, quell’attimo, sembrava durare infinitamente, ma non fu così, durò massimo quattro minuti, la sua voce era così calma e calorosa, disse queste parole: -Non piangere, le tue lacrime potrebbero portare tristezza agli altri, se chiedi a chi, a me per esempio, riesco a percepire il tuo dolore, è davvero molto, non è così? Ma non sembra che sia qualcosa di ora, sembra che sia un dolore durato per anni, qualcosa l’avrà fatto traboccare, vero? Beh, io sono qui, ti starò abbracciato finché vorrai, finché non smetterai di piangere, puoi anche insultarmi se ti serve per sfogarti ahah…- “Lui…” mi voltai, con le mani davanti gli occhi e mi gettai su di lui, che mi accolse stringendomi a se, qualcosa del genere, perché accadeva proprio a me, forse, quei soliti attimi di felicità, si stavano presentando davanti a me? Per tutto il tempo, non dissi niente, neanche lui disse nulla, stavamo semplicemente in quel modo, accoccolati come due panda, dopo quel mio pensiero, dissi –amo i panda..- lo sentii ridere, ammetto che iniziai a ridere anche io, ma furono delle brevi risate, le interruppe lui –Piacciono molto anche a me, sono morbidi, proprio come te- -Non farlo sembrare così pervertito, per favore, o forse, sei davvero un pervertito?- rise di nuovo, aveva proprio una bella risata –Credo che io un po’ lo sia, ma non ti farei mai nulla, non preoccupartene, non mi permetterei mai di far del male ad una persona così importante per me- in quel momento, sentii un forte calore nelle mie guance, ero arrossita, i miei pensieri si erano svuotati, tanto che riuscivo a percepire completamente il suo corpo, era morbido, e caldo, doveva essere abbastanza alto poiché riusciva ad abbracciarmi del tutto senza farsi troppi problemi, la mia testa era appoggiata al suo petto, riuscivo a sentire il battito del suo cuore, era molto veloce, proprio come il mio, ma, non capivo, perché tutto questo? Chi era lui? Perché proprio io? Avevo un’infinità di domande nella mia testa, ma non volevo pensarci più di tanto, dovevo godermi quel momento al meglio…
------ Fine capitolo 7! Sinceramente non mi ha convinto molto, ma speriamo che a voi piaccia ^^’’ beh, comunque, dopo questo mio pensiero, scriverò la dichiarazione: Ma immaginate il tutto dal punto di vista del ragazzo, tipo, nel momento in cui la ragazza si gettava su di lui con gli occhi chiusi, avrei scritto per lui: “guardai sbalordito, i miei occhi erano spalancati, pensavo stesse per vedermi, ma alla fine, era lì con le mani davanti gli occhi, tanto che, stavo quasi per ridere, ma l’unica cosa a cui pensai fu di abbracciarla e stringerla più di prima, il suo corpo era così piccolo e fragile, avrei voluto tenerla così per sempre.” Qualcosa del genere (?) beh, anche se le frasi finali sembrano proprio da lolicon :’ beh, comunque, ecco la dichiarazione della ragazza:
“Ecco… questo testo diciamo che l’ho inviato per uno scopo preciso, beh, sono molto confusa poiché non so proprio come potrei dichiararmi, diciamo che è la prima volta che lo faccio per mia volontà rispetto all’ultima volta… ecco, beh, come hai capito, è una dichiarazione d’amore! Io non so proprio come spiegarmi, tu, mi piaci e, ultimamente ho iniziato a pensarti davvero molto, non dico che eri l’unico dei miei pensieri, ma eri abbastanza frequente e mi agito ogni volta che penso a te, quando sto con te non so essere me stessa, divento scontrosa e cerco di allontanarti, io non ero così tempo fa, ma ora lo sono, ho sempre paura che tu possa odiarmi per quello, ma ora ho capito il perché reagivo in quel modo. Se ti chiedi cosa mi piace di te, direi tutto, il tuo carattere così particolare, sei dolce, comprensivo e molto gentile, ma sai anche arrabbiarti e quando lo fai, sei un bambino, ma non cerchi mai di sfogare la tua rabbia, anzi, devo proprio star molto con te per poterti far felice, e quando ci riesco, anche io inizio ad esserlo, per te, io ci sarò sempre e… sto dilungando troppo! Giungo alla fine, ecco, non spero che anche io ti piaccia, poiché so chi ti piace… quindi non preoccuparti per me! Dovevo solo liberarmi di questo mio sentimento tehee… ciao!”
Eccola qui x’ il modo di scrivere confuso spero di averlo reso alla grande, occhei, al prossimo capitolo, ciaaaau! :3
Nessun commento:
Posta un commento