-----------Capitolo 22
Mi svegliai pesantemente, come quelle giornate in cui non vuoi alzarti dal letto e stare sotto al calduccio, forse perche’ il giorno prima i pensieri non furono pochi, c’era Obaka che dormiva vicino a me, gli feci una carezza ma sembrava voler continuare a dormire “quanto ti invidio” alla fin fine mi alzai e andai a prendere la mia divisa, con una mano accarezzai la gonna, ho sempre amato le divise scolastische diversamente dagli altri, forse perche’ uno dei miei sogni da bambina era fare la stilista quindi ogni tipo di abito mi appassionava, cosi’ mi affrettai ad entrare in bagno e a farmi una doccia veloce, era ancora molto presto, era raro che mi svegliassi verso quell’ora, e penso che ora era giustificato il fatto della stanchezza mattiniera, dopo lavata indossai la divisa e subito dopo aprii la scatola di trucco, decisi di mettere solo un po’ di mascara senza esagerare troppo, poi mi feci due codini, i miei capelli erano abbastanza lunghi cosi’ cadevano perfettamente sui fianchi, e dire che fino a pochi anni fa li odiavo solo perche’ volevo averli uguali a quella tizia, Momo, la mia ex amica di cui smisi di parlare da tempo, e’ una fortuna che combino quel guaio, si e’ rivelata per quello che era… anche se, l’unica che ci ha rimesso sono io… sospirai e uscii dal bagno andando a bere un po’ di latte, presi un bicchiere solo, poi andai in camera a prendere lo zaino e il cellulare, avevo un messaggio –“Sono giu’, ti aspetto” cosa? Cosa ci fa Riku qui? Aaah mi ha scritto gia’ da 10 minuti!- corsi giu’ dalle scale, una volta vicino la porta misi le scarpe e accarezzai la testolina di Obaka che credeva di dover uscir con me, poi aprii, per mia nonsorpresa era li’ davanti ad attendermi con il cellulare in mano –Ciao.- dissi –Ciao.- rispose, chinai la testa di lato, lui fece lo stesso, poi iniziai a ridere, lo vidi spalancare gli occhi –Scusa scusa, e’ che questa e’ una situazione parecchio imbarazzante quindi…- -Ridi quando sei in imbarazzo?- -A volte piango anche!- mi sorrise in modo gentile come se con la sua mente stesse vagando da qualche altra parte –Hei, non te lo starai immaginando?- -Non esattamente, andiamo?- annuii, era strano, come se dovesse dirmi qualcosa ma non riuscivo a capirlo, camminammo per un bel po’ e a volte gli davo un’occhiata ma non parlava proprio, cosi’ presi un argomento –Allooora, come mai sei venuto? Credevi potessi perdermi per strada?- con la coda dell’occhio lo vidi sorridere –Puo’ darsi ma ecco, ci sono parecchie cose di cui volevo parlarti, per esempio, hai una risposta?- -Risposta?- notai che mi fissava con la coda dell’occhio –Si, una risposta… quello che ti ho chiesto all’appuntamento…- avvampai e balzai in aria pensandoci “Oh no! Ora che gli dico???Non e’ che io ci abbia pensato poi cosi’ tanto…che faccio, che faccio?!?!” –E-e-ecco io… non ci ho pensato attentamente a dirti la verita’, non perche’ non mi sembrasse importante, tutt’altro! Anzi ecco, io e’ che ho avuto tante cose per la mente ma questo non significa che ho messo la tua richiesta in secondo piano io… i-i-io- mi interruppi sentendo la sua risata “Sta ridendo di me?!” –Stai ridendo di me per caso???- -Sei talmente buffa! Dai Mizu, non preoccuparti! Ti concedero’ un altro po’ di tempo…ma- si interruppe parandomisi di fronte, aveva il viso rosso come al solito, credo fosse del mio stesso colore –ma, questa volta pensaci attentamente e dammi una risposta al piu’ presto possibile! Cosi’ pensero’ ben presto a mettermi il cuore in pace..!- -Pensi gia’ ad un no?- sorrise e poi si mise di nuovo di fianco –La seconda cosa che volevo chiederti era… ieri, quel casino che c’e’ stato… chi era quel t- venne interrotto dalla suoneria del mio cellulare –Scusa!- dissi e risposi –Si?- dall’altro lato arrivo la voce di un tipo che dava l’impressione di essersi appena svegliato –Kou! Buongiorno eh! Come mai mi stai chiamando?- Riku era li’ in silenzio a fissarmi a volte sempre con la coda dell’occhio, la chiamata non duro’ molto ma come al solito adoravo parlare con Kou:
-Ti chiamo per chiederti se ti va di venire questo pomeriggio a trovarmi in fumetteria.-
Mi svegliai pesantemente, come quelle giornate in cui non vuoi alzarti dal letto e stare sotto al calduccio, forse perche’ il giorno prima i pensieri non furono pochi, c’era Obaka che dormiva vicino a me, gli feci una carezza ma sembrava voler continuare a dormire “quanto ti invidio” alla fin fine mi alzai e andai a prendere la mia divisa, con una mano accarezzai la gonna, ho sempre amato le divise scolastische diversamente dagli altri, forse perche’ uno dei miei sogni da bambina era fare la stilista quindi ogni tipo di abito mi appassionava, cosi’ mi affrettai ad entrare in bagno e a farmi una doccia veloce, era ancora molto presto, era raro che mi svegliassi verso quell’ora, e penso che ora era giustificato il fatto della stanchezza mattiniera, dopo lavata indossai la divisa e subito dopo aprii la scatola di trucco, decisi di mettere solo un po’ di mascara senza esagerare troppo, poi mi feci due codini, i miei capelli erano abbastanza lunghi cosi’ cadevano perfettamente sui fianchi, e dire che fino a pochi anni fa li odiavo solo perche’ volevo averli uguali a quella tizia, Momo, la mia ex amica di cui smisi di parlare da tempo, e’ una fortuna che combino quel guaio, si e’ rivelata per quello che era… anche se, l’unica che ci ha rimesso sono io… sospirai e uscii dal bagno andando a bere un po’ di latte, presi un bicchiere solo, poi andai in camera a prendere lo zaino e il cellulare, avevo un messaggio –“Sono giu’, ti aspetto” cosa? Cosa ci fa Riku qui? Aaah mi ha scritto gia’ da 10 minuti!- corsi giu’ dalle scale, una volta vicino la porta misi le scarpe e accarezzai la testolina di Obaka che credeva di dover uscir con me, poi aprii, per mia nonsorpresa era li’ davanti ad attendermi con il cellulare in mano –Ciao.- dissi –Ciao.- rispose, chinai la testa di lato, lui fece lo stesso, poi iniziai a ridere, lo vidi spalancare gli occhi –Scusa scusa, e’ che questa e’ una situazione parecchio imbarazzante quindi…- -Ridi quando sei in imbarazzo?- -A volte piango anche!- mi sorrise in modo gentile come se con la sua mente stesse vagando da qualche altra parte –Hei, non te lo starai immaginando?- -Non esattamente, andiamo?- annuii, era strano, come se dovesse dirmi qualcosa ma non riuscivo a capirlo, camminammo per un bel po’ e a volte gli davo un’occhiata ma non parlava proprio, cosi’ presi un argomento –Allooora, come mai sei venuto? Credevi potessi perdermi per strada?- con la coda dell’occhio lo vidi sorridere –Puo’ darsi ma ecco, ci sono parecchie cose di cui volevo parlarti, per esempio, hai una risposta?- -Risposta?- notai che mi fissava con la coda dell’occhio –Si, una risposta… quello che ti ho chiesto all’appuntamento…- avvampai e balzai in aria pensandoci “Oh no! Ora che gli dico???Non e’ che io ci abbia pensato poi cosi’ tanto…che faccio, che faccio?!?!” –E-e-ecco io… non ci ho pensato attentamente a dirti la verita’, non perche’ non mi sembrasse importante, tutt’altro! Anzi ecco, io e’ che ho avuto tante cose per la mente ma questo non significa che ho messo la tua richiesta in secondo piano io… i-i-io- mi interruppi sentendo la sua risata “Sta ridendo di me?!” –Stai ridendo di me per caso???- -Sei talmente buffa! Dai Mizu, non preoccuparti! Ti concedero’ un altro po’ di tempo…ma- si interruppe parandomisi di fronte, aveva il viso rosso come al solito, credo fosse del mio stesso colore –ma, questa volta pensaci attentamente e dammi una risposta al piu’ presto possibile! Cosi’ pensero’ ben presto a mettermi il cuore in pace..!- -Pensi gia’ ad un no?- sorrise e poi si mise di nuovo di fianco –La seconda cosa che volevo chiederti era… ieri, quel casino che c’e’ stato… chi era quel t- venne interrotto dalla suoneria del mio cellulare –Scusa!- dissi e risposi –Si?- dall’altro lato arrivo la voce di un tipo che dava l’impressione di essersi appena svegliato –Kou! Buongiorno eh! Come mai mi stai chiamando?- Riku era li’ in silenzio a fissarmi a volte sempre con la coda dell’occhio, la chiamata non duro’ molto ma come al solito adoravo parlare con Kou:
-Ti chiamo per chiederti se ti va di venire questo pomeriggio a trovarmi in fumetteria.-
-Certo che senza di me non puoi stare, eh Kou?-
-No, e’ che se c’e’un esemplare unico di animale come te, credo che
potrebbero entrare piu’ persone!-
-Che scortese! Come al solito non sai dirmi la verita’! Dillo che sei follemente innamorato di me, su!-
-Io innamorato di te? Dici? Dai, quando eri piu’ piccolina non facevi che corrermi dietro!-
-C-cosa stai dicendo?! E’ successo quando ero davvero davvero piccola! Non conoscevo ancora il mondo maschile e quindi era normale che mi innamorassi per la prima volta di un idiota!-
-C-cosa stai dicendo?! E’ successo quando ero davvero davvero piccola! Non conoscevo ancora il mondo maschile e quindi era normale che mi innamorassi per la prima volta di un idiota!-
-Ah quindi eri innamorata di me per davvero?-
-Ma sei matto?! Vatti a scopare una della tua eta’!-
-Oh,oh, calma ragazzina! Stavo scherzando. Non ho
quell’interesse verso i tuoi confronti. Ma scommetto che ora
sei completamente rossa.-
-Si, ciao Kou.-
-Hei, non chiudere! Che fai? Vieni questo pomeriggio?-
-Muori dalla voglia di stuprarmi per caso?-
-Lo prendo per un si!-
-Ciao Kou!-
-Ciao!-
Sospirai e misi il cellulare nella tasca del
giubbotto, Riku guardava davanti a se, sembrava turbato –Riku?Che mi stavi per dire?- -Era il tuo ragazzo?- scoppiai
in una risata gigantesca –Chi? Kou? Il mio fidanzato? Quel vecchio li?-
continuai a ridere mentre lui mi fissava male, cosi’ smisi –No, no, e’ un amico, per lo piu’ e’ come un fratello! Anche se, scommetto che ha una
cotta segreta per me.- dissi ironica, lo vidi buttar fuori un sospiro, come se
fino ad ora non stesse respirando –Hei, che mi stavi dicendo?- -No, nulla… certo che ne ho di rivali io eh…- -Non sai quanti, tesoro.- lo vidi arrossire a quel “tesoro” cosi’ gli presi la mano e iniziai a correre quasi
trascinandomelo –Mi saro’ svegliata presto ma di questo passo faremo tardi!-
era rosso come un peperone, poverino.
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Entrammo minuti prima, vidi Haruka e gli altri guardarci sbalorditi, forse perche’ eravamo arrivati insieme o forse perche’ ci tenevamo ancora per mano, cosi’ gliela lasciai e con un ‘ciao’ generale andai a sedermi e iniziai a stiracchiarmi all’indietro, entro’ poco dopo il professore, questo qui arrivava sempre prima del suono della campana, facemmo il saluto e dopo che la campana suono’ iniziammo la lezione, dopo non molto Haruka mi tiro’ un bigliettino “Devi dirmi cosa c’e’ tra te e Riku!” avvampai e per poco non cadevo dalla sedia con cui stavo a dondolare, vidi Riku fissarmi incuriosito, presi un pezzo di carta e risposi alterata ‘Di che parli?! Non c’e’ assolutamente nulla!!’ glielo tirai e subito dopo ricevetti risposta ‘Qui gatta ci cova!’ non risposi, mi limitai a farle una smorfia, la vidi sorridere, era davvero carina “come vorrei essere come lei”
Entrammo minuti prima, vidi Haruka e gli altri guardarci sbalorditi, forse perche’ eravamo arrivati insieme o forse perche’ ci tenevamo ancora per mano, cosi’ gliela lasciai e con un ‘ciao’ generale andai a sedermi e iniziai a stiracchiarmi all’indietro, entro’ poco dopo il professore, questo qui arrivava sempre prima del suono della campana, facemmo il saluto e dopo che la campana suono’ iniziammo la lezione, dopo non molto Haruka mi tiro’ un bigliettino “Devi dirmi cosa c’e’ tra te e Riku!” avvampai e per poco non cadevo dalla sedia con cui stavo a dondolare, vidi Riku fissarmi incuriosito, presi un pezzo di carta e risposi alterata ‘Di che parli?! Non c’e’ assolutamente nulla!!’ glielo tirai e subito dopo ricevetti risposta ‘Qui gatta ci cova!’ non risposi, mi limitai a farle una smorfia, la vidi sorridere, era davvero carina “come vorrei essere come lei”
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le ore non ci misero molte a passare, era ricreazione e cosi’ andammo tutti al cortile a guardare i ragazzi giocare a calcio, come al solito li’ c’era Rei quindi cercai di far di tutto per non guardare verso il campo, mangiai velocemente il panino che avevo comprato prima alla mensa, cosi’ velocemente che mi guardavano sbalorditi –Hai proprio tanta fame eh, vuoi anche il mio?- mi chiese ironico Sasayan, lo guardai male arrossendo, il problema era che Rei era li’ e mi innervosivo anche solo sentendo il suo nome, questo mi apriva in un certo senso la fame, fecero i soliti discorsi scherzando e ridendo come loro fare ma io non li stetti neanche ad ascoltare, viaggiavo con la mente, un po’ a riordinare le idee, il casino di ieri non era da poco, poi Riku vuole una risposta, magari potrei parlarne oggi con Kou, lui e’ piu’ grande di me, sapra’ aiutarmi in questa situazione, o almeno spero. Tornai al mondo reale sentendomi chiamare da Haruka –Hei! Mizu! Ci sei?- -Si?- -Ti ho chiamata tre volte!- -Ah… scusa.- non aggiunsi altro vidi lei sbuffare –Che devi dirmi?- -Come che devo dirti? C’e’ un ragazzo li’ che ti chiama da prima di me!- girai il volto, era Rei, mi chiedeva di avvicinarmi, Riku era con il volto abbassato, poi si giro’ a fissarmi come se si aspettasse un mio ‘si’ per qualcosa, scossi la testa in senno di ‘no’ e mi alzai per andare verso Rei, era ora di finirla con questa storia. –Cosa vuoi Rei?- -Hei hei, calma, mangi veleno per caso?- -Il veleno qui sei te- sorrise, il suo sorriso come al solito era mozzafiato, era un bel ragazzo, che potevo farci? Feci per abbassare il volto e guardare altrove –Che c’e’? Ti imbarazza come al solito parlare con me eh?- mi infuriai –Allora, senti, si puo’ sapere cosa vuoi?!?!- dissi alterata fissandolo dritto negli occhi, mi poso’ una mano sulla testa, spalancai gli occhi, mi ricordava troppo quel giorno, schiaffeggiai via il suo braccio e corsi via tenendo il volto basso, stavo per scoppiare a piangere, lo sapevo, cercai di andare piu’ lontano possibile, ma riuscii ad arrivare solo fino all’altro lato del cortile fermata da uno strattone, mi voltai, era Haruka, mi tuffai tra le sue braccia, avevano di sicuro osservato la scena senza capirne nulla, mi accarezzava la testa e continuava a cullarmi un po’ –Mizu, non sei costretta a dirmi cosa ti ha portato a chiuderti in te stessa, ma ricordati che per te io ci sono, e ci sono anche gli altri, Riku era gia’ pronto a correrti dietro ma queste, sono robe da ragazze, eh? Piangi, piangi quanto puoi- gettai via parecchie lacrime, passarono diversi minuti in quel modo, mi allontanai dall’abbraccio dopo poco, mi guardo’ un secondo e poi sorrise divertita –Cosa c’e’ di divertente?- chiesi con un tono da finta offesa –Hai il mascara tutto sbavato!- avvampai subito –Cosa?!- mi tiro’ via e mi porto’ nel bagno del piano terra, per fortuna non incontrammo nessuno nel tragitto, mi lavo’ mia il trucco sbavato ovunque e mi sistemo’, aveva con se una borsetta, da li’ tiro’ fuori del fard, mi fece le guance di un rosa davvero carino e poi volle mettermi anche il mascara –Ecco fatto! Haruka lavera’ via tutte le tue lacrime!- sorrisi a quella stupida frase, era una persona cosi’ gentile, abbassai il capo –Grazie- sussurrai, mi rispose mettendomi una mano sulla spalla, cosi’ mi alzai e andammo verso la classe, la ricreazione sarebbe finita a momenti, tornati in classe erano tutti li’, Riku seduto al suo banco con le mani incrociate sotto il mento, gli altri attorno, si girarono tutti verso di noi sentendo i nostri passi, il primo sguardo che incrociai fu quello di Riku, gli sorrisi alzando le spalle in segno di scuse anche se non capivo per cosa dovevo scusarmi, chiesero diverse spiegazioni ma nessuno parlo’, Haruka cerco’ anzi di cambiare argomento, e ci riuscii –Lo sapete che a breve ci sara’ la gita??- -Gita???- disse Fuji entusiasta con i suoi enormi occhi che brillavano come non mai, Kuro la guardava arrossendo “E’ irresistibile eh?” –Si, la gita! Sara’ di tre giorni!- -Non vedo l’ora!- disse Naeki anche lui con gli occhi brillanti, Togami sorrise, e Sasayan mise una mano sulla spalla di Riku –anche te non vedi l’ora, eh Riku?- non capii a cio’ che si riferivano, fece solo che vidi Riku avvampare e allontanare la mano di Sasayan, Haruka lo rimprovero’, quest’atmosfera mi piaceva un casino, sorrisi al tutto, e cosi’ andai a sedermi.
le ore non ci misero molte a passare, era ricreazione e cosi’ andammo tutti al cortile a guardare i ragazzi giocare a calcio, come al solito li’ c’era Rei quindi cercai di far di tutto per non guardare verso il campo, mangiai velocemente il panino che avevo comprato prima alla mensa, cosi’ velocemente che mi guardavano sbalorditi –Hai proprio tanta fame eh, vuoi anche il mio?- mi chiese ironico Sasayan, lo guardai male arrossendo, il problema era che Rei era li’ e mi innervosivo anche solo sentendo il suo nome, questo mi apriva in un certo senso la fame, fecero i soliti discorsi scherzando e ridendo come loro fare ma io non li stetti neanche ad ascoltare, viaggiavo con la mente, un po’ a riordinare le idee, il casino di ieri non era da poco, poi Riku vuole una risposta, magari potrei parlarne oggi con Kou, lui e’ piu’ grande di me, sapra’ aiutarmi in questa situazione, o almeno spero. Tornai al mondo reale sentendomi chiamare da Haruka –Hei! Mizu! Ci sei?- -Si?- -Ti ho chiamata tre volte!- -Ah… scusa.- non aggiunsi altro vidi lei sbuffare –Che devi dirmi?- -Come che devo dirti? C’e’ un ragazzo li’ che ti chiama da prima di me!- girai il volto, era Rei, mi chiedeva di avvicinarmi, Riku era con il volto abbassato, poi si giro’ a fissarmi come se si aspettasse un mio ‘si’ per qualcosa, scossi la testa in senno di ‘no’ e mi alzai per andare verso Rei, era ora di finirla con questa storia. –Cosa vuoi Rei?- -Hei hei, calma, mangi veleno per caso?- -Il veleno qui sei te- sorrise, il suo sorriso come al solito era mozzafiato, era un bel ragazzo, che potevo farci? Feci per abbassare il volto e guardare altrove –Che c’e’? Ti imbarazza come al solito parlare con me eh?- mi infuriai –Allora, senti, si puo’ sapere cosa vuoi?!?!- dissi alterata fissandolo dritto negli occhi, mi poso’ una mano sulla testa, spalancai gli occhi, mi ricordava troppo quel giorno, schiaffeggiai via il suo braccio e corsi via tenendo il volto basso, stavo per scoppiare a piangere, lo sapevo, cercai di andare piu’ lontano possibile, ma riuscii ad arrivare solo fino all’altro lato del cortile fermata da uno strattone, mi voltai, era Haruka, mi tuffai tra le sue braccia, avevano di sicuro osservato la scena senza capirne nulla, mi accarezzava la testa e continuava a cullarmi un po’ –Mizu, non sei costretta a dirmi cosa ti ha portato a chiuderti in te stessa, ma ricordati che per te io ci sono, e ci sono anche gli altri, Riku era gia’ pronto a correrti dietro ma queste, sono robe da ragazze, eh? Piangi, piangi quanto puoi- gettai via parecchie lacrime, passarono diversi minuti in quel modo, mi allontanai dall’abbraccio dopo poco, mi guardo’ un secondo e poi sorrise divertita –Cosa c’e’ di divertente?- chiesi con un tono da finta offesa –Hai il mascara tutto sbavato!- avvampai subito –Cosa?!- mi tiro’ via e mi porto’ nel bagno del piano terra, per fortuna non incontrammo nessuno nel tragitto, mi lavo’ mia il trucco sbavato ovunque e mi sistemo’, aveva con se una borsetta, da li’ tiro’ fuori del fard, mi fece le guance di un rosa davvero carino e poi volle mettermi anche il mascara –Ecco fatto! Haruka lavera’ via tutte le tue lacrime!- sorrisi a quella stupida frase, era una persona cosi’ gentile, abbassai il capo –Grazie- sussurrai, mi rispose mettendomi una mano sulla spalla, cosi’ mi alzai e andammo verso la classe, la ricreazione sarebbe finita a momenti, tornati in classe erano tutti li’, Riku seduto al suo banco con le mani incrociate sotto il mento, gli altri attorno, si girarono tutti verso di noi sentendo i nostri passi, il primo sguardo che incrociai fu quello di Riku, gli sorrisi alzando le spalle in segno di scuse anche se non capivo per cosa dovevo scusarmi, chiesero diverse spiegazioni ma nessuno parlo’, Haruka cerco’ anzi di cambiare argomento, e ci riuscii –Lo sapete che a breve ci sara’ la gita??- -Gita???- disse Fuji entusiasta con i suoi enormi occhi che brillavano come non mai, Kuro la guardava arrossendo “E’ irresistibile eh?” –Si, la gita! Sara’ di tre giorni!- -Non vedo l’ora!- disse Naeki anche lui con gli occhi brillanti, Togami sorrise, e Sasayan mise una mano sulla spalla di Riku –anche te non vedi l’ora, eh Riku?- non capii a cio’ che si riferivano, fece solo che vidi Riku avvampare e allontanare la mano di Sasayan, Haruka lo rimprovero’, quest’atmosfera mi piaceva un casino, sorrisi al tutto, e cosi’ andai a sedermi.
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Per il resto del tempo non ci scambiammo molte parole,
all’uscita ci salutammo tutti distrattamente e cosi’ iniziai ad incamminarmi “E se ci andassi ora da Kou?” inviai un messaggio a mia madre sul fatto che ci
sarei andata, il mio cellulare suono’ subito dopo –Non vieni a mangiare?- -No, ecco, Kou mi ha chiamato
questa mattina chiedendomelo e credo che se ci vado ora sia meglio, cosi’ poi ho il tempo di studiare un po’…- -Ah Mizu, Mizu… sicura che non ti piaccia Kou?- -Mamma!- la
rimproverai, la sentii sospirare –Ti ricordo che e’ come un fratello per me! E forse tra non molto potrei
anche uscire con qualcun altro!- dissi velocemente, stava per rispondermi ma le
chiusi il cellulare in faccia, cosi’ accelerai il passo snervata “Ma davvero pensa che Kou possa piacermi?! E’ stupida?! Forse… e’ perche’ non le ho presentato nessun ragazzo finora quindi…” arrivai in poco tempo, entrai ma non c’era nessuno alla cassa “Che irresponsabile. Lasciare il negozio incustodito,
non e’ cambiato di una virgola.” Andai verso il magazzino, era li’ su una scala a prende diversi manga, forse collezioni
vecchie da rivendere, urlai il suo nome –KOOOOOU!- lo vidi spaventarsi, per poco non cadeva
dalla scala, scese da li’ con uno sguardo arrabbiato, mi tiro’ un piccolo pugno sulla testa –Ti sembrano modi?!- “Kou arrabbiato? Oooh.” –Sei te qui l’idiota! Lasciare il negozio incustodito!- -Ma non e’ l’orario di apertura quindi non dovrebbe esserci nessuno
che potrebbe mai pensare che siamo aperti! Sei te ad essere venuta troppo
presto, e poi sono io che non riesco a star senza di te eh.- -Ah-ah, abbassa la
cresta, ragazzo, e’ che poi non avrei trovato modi di venire, dovevo
studiare.- -Non mi sembra una giustificazione.- gli sorrisi, credo che chiunque
ci avesse visto crederebbe che io e lui fossimo fidanzati, ma per davvero per
me e’ come mio fratello maggiore, non che abbia altri
fratelli io. –Allora, perche’ mi volevi qui?- -Davvero irresponsabile, signorina
Arukawa, andare da un ragazzo senza sapere cosa vuole e poi entrare in un
magazzino dove la gente non potrebbe veder nulla.- sembrava una sorta di
rimprovero, ma ci girai attorno –Come se te potessi farmi mai qualcosa, l’hai detto te che non hai certi interessi verso di me!-
-Ehhh ti sei offesa per caso per quella frase?- -No! Anzi, e’ un sollievo! Suvvia, cosa ti serviva?- -Nulla, mi
annoiavo e volevo compagnia- -Ti sembro un animale da compagnia?- -Una delle
specie piu’ rare!- lo fissai male, fece una risatina e posandomi
una mano sulla testa mi spettino’ i capelli, poi usci’ dal magazzino ed io lo seguii, decisi di parlargli di
Riku, un consiglio esterno poteva ben essere accettato –Hei, Kou.- -Mh?- disse senza voltarsi a fissarmi, si
ando’ a sedere sul divano del piccolo atrio, mi sedetti
vicino –Ho bisogno di un consiglio.- -Tu che chiedi un
consiglio a me? Deve essere grave la situazione! Che succede?- -Ecco, c’e’ un ragazzo…- -Un ragazzo? Sei gia’ in quell’eta’?- -Lo ero gia’ tempo fa sai?! Ma, non perdiamoci nelle stupidaggini… allora, questo ragazzo mi ha chiesto di uscire ma io
non so cosa rispondergli.- -Come mai non sai cosa rispondergli?- -Perche’ lo conosco da poco… e’ un compagno.- -Solo per questo? O per davvero mi ami
alla follia, disse avvicinando il suo busto a me e portando la testa in avanti,
gli diedi una spinta –Ma vuoi fare la persona seria?- rise –Raccontami la situazione dai.- gli parlai un po’ di tutto, cercando di mettere di mezzo anche i
particolari, passarono un bel po’ di minuti –Mh… io credo che dovresti dargli una possibilita’, sembra un bravo ragazzo!- -Credi?- -Si!- -Bene,
allora credo vada bene!- mi sorrise gentilmente, mi appoggiai a lui, sospirai –Chiedere un consiglio a te… come mi sono ridotta!- -Direi di si, dai, e’ l’orario di apertura.- si alzo’ e ando’ ad aprire, tanto non sarebbe venuto nessuno per
almeno due ore, quindi erano inutile che aprisse ora, mi distesi sul divano
portando le mani in avanti sopra il mio viso, le incrociai tra di loro –Mi sono persa davvero tanto in questi anni ma eppure credo
di essere stata fortunata.- -Fortunata? Per cosa?- -Ho dei buoni amici ora
finalmente! Pero’… ecco… scusa, non ho nemmeno accettato le tue visite… devi esserti arrabbiato parecchio con me.- -Non
molto, penso di essermi arrabbiato di piu’ con me stesso, non sono riuscito a far nulla quando
ne avevi davvero bisogno… mi dispiace- sorrisi, aveva dei rimpianti forse? Per
causa mia? Anche io posso causare questi sentimenti allora? –Non pensiamoci piu’, non hai niente poi te di cui essere dispiaciuto.-
ero cosi’ persa nei pensieri che neanche mi accorsi che si era
avvicinato, era inginocchiato davanti il divano con le braccia conserte
poggiate sul divano e la testa sopra, mi girai lateralmente e lo fissai come
lui fissava me, gli volevo davvero bene –Ti voglio bene.- -Cos’e’ questo?Una dichiarazione?- -Idiota.- allungai la mano
e gli toccai una ciocca di capelli che gli si poggiava sulla fronte –Mi dispiace di averti turbato cosi’ tanto.- -Non pensiamoci piu’.- sospirai e mi alzai dal divano in pochi secondi, si
alzo’ anche lui, -Solo, non farlo piu’.- annuii senza pensarci due volte.
Cosi’ passammo un’altra oretta insieme, scherzando come al solito, iniziarono a venire i clienti, parecchi erano nuovi, altri li conoscevo gia’, cosi’ decisi di andare a casa a studiare, lo salutai con un bacio sulla guancia e corsi via.
Cosi’ passammo un’altra oretta insieme, scherzando come al solito, iniziarono a venire i clienti, parecchi erano nuovi, altri li conoscevo gia’, cosi’ decisi di andare a casa a studiare, lo salutai con un bacio sulla guancia e corsi via.
-Eh piccola Mizu, stai crescendo parecchio ma sei
ancora la stessa ragazza ottusa di sempre.-
--------Fine capitolo 22! Alla prossima ;)
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