-----------Capitolo
18
Il tempo così passò, non fu niente di speciale, insomma, solite cose, solite
battute, ma lo stesso io mi divertivo un mondo in loro compagnia, ad un certo
punto iniziammo a guardare un film horror, il cucciolo dormiva sul divanetto
vicino a noi, io ero terrorizzata, di fatti alla prima occasione mi gettavo su
chi avevo vicino, cioè Fuyu e Haruka, loro si stringevano a me dato che ne
avevano paura –Ohh ma
non mi dire! Una come Mizu che ha paura dei film horror, assurdo!- disse Togami
ridendo –I-insomma!
Tutti potrebbero spaventarsi, o-ognuno ha le proprie paure…! Ma,
comunque, io vado al bagno, scusate un attimo- disse Riku che all’ultima
frase abbassò il capo “Gli
sembra male il fatto di essere un essere umano e di dover andare al bagno come
tutti? Ahah, divertente.” Dissi tra
me e me, ridacchiai a quel mio pensiero, se ne accorse solo Riku che mi guardò
subito dopo, io lo fissai, lui arrossì e corse fuori, non capii il perché di
quella sua azione, mi parve semplicemente molto carino, -Ma insomma, Mizu, così
ce lo rimbambisci!- disse Sasayan guardandomi in modo malizioso –Ma di che
parli?- dissi irritata, vidi Haruka tirare un sospiro e dare una pacca sulla
spalla di Sasayan, continuò poi con –E’ inutile
Sasacchi, non lo capirà mai!- “Eh?
Ancora una volta? Ma cosa devo capire?! E’ ovvio
che lui non mi voglia, l’altra
volta abbiamo chiarito!!”
incrociai le braccia e misi il broncio, come i bambini e finì con –Smettetela
di prendermi sempre per stupida!- tutti iniziarono a ridere, a quelle risate si
aggiunse anche la mia, infondo ciò che avevo fatto era divertente, poco
importava che mi prendessero per stupida, qui lo eravamo un po’ tutti,
ecco perché eravamo davvero un bel gruppo, perché si, io faccio parte di questo
gruppo, ne sono sicura del tutto –Era da
tanto tempo già che non passavo momenti così- dissi sorridendo amaramente e
abbassando il volto verso terra, solo dopo mi accorsi di aver detto qualcosa di
troppo, qualcosa di strano, chissà cosa pensavano ora, “Di sicuro
ora saranno preoccupati” sentii
poi una pacca sulla mia schiena, alzai il volto e vidi lì Haruka a fissarmi, mi
sorrise e poi con atto di supremazia e con tono sarcastico disse –Tranquilla,
puoi passare momenti ancora più stupidi se vuoi con noi!- subito dopo rise e mi
fissò con uno sguardo davvero dolce “Le voglio
bene” pensai e
subito dopo arrossendo abbassai il volto –S-si..
questo, non è qualcosa su cui avevo dubbi vedendo i membri del gruppo!- dissi
in modo ironico per sviare il mio imbarazzo, sentii degli ‘Heeeei
guardati te!’ sempre
scherzosi, scoppiammo a ridere di nuovo, poi all’improvviso
la suoneria del mio cellullare ci interruppe, saltammo tutti in aria, non ce l’aspettavamo,
mi alzai dal mio posto a sedere e chinando il capo andai fuori in corridoio a
rispondere, era mia madre –Si?-
dissi irritata, perché le madri devono sempre interrompere i momenti migliori? –Volevo
sapere a che ora saresti tornata, sai che non mi piace stare troppo da sola…- “Odio
questa situazione, ma, lei non ha colpe” –Non so,
penso che oggi tornerò tardi..- la sentii fare dei piccoli lamenti come per
dire che le dispiaceva, poi fece una risatina aggiungendo –Va bene,
non preoccuparti, per sta sera puoi rimanere un po’ di più
fuori! Ma sta attenta quando torni a casa, magari fatti accompagnare da
qualcuno!- “le solite
cose che una mamma dice eh?” –Si, si,
non preoccuparti!- così chiusi la chiamata ed ero pronta a tornare dagli altri
quando la porta alle mie spalle si aprii, ero appoggiata lì e di fatti sentii i
miei piedi staccarsi da terra pian piano, quando alla fine caddi del tutto, ma
non mi feci del male, qualcosa, o qualcuno, prese il mio peso su se stesso, mi
voltai immediatamente girando il corpo, era Riku –Oddio!
Scusa! Non sapevo che questo fosse il bagno e così mi sono appoggiata, ti sei
fatto male? Stai bene?- chiesi preoccupata, lui mi guardò fisso negli occhi e
rispose –No, io,
sto bene, te come stai?- mi chiese tranquillamente “Eppure mi
sembrava più imbarazzato come persona, è così strano, io non riesco a capirlo…” –S-sto
bene..!- dissi nervosamente abbassando il capo –Non dovresti
toglierti da sopra..?- “Eh?” non me n’ero
accorta, ero completamente su di lui, appena me lo disse, lo guardai sul viso,
si stava grattando la guancia e il rossore stava iniziando a farsi vedere, ma
non solo sulle sue guance, anche sulle mie era ben presente –I-io,
scusa, ecco, non avevo nessuna di quelle intenzione, mi dispiace.. i—i-io…- ero
davvero imbarazzata e nervosa “Che
figura, che figura!” eppure
nonostante lo fossi non mi toglievo, ma dopo un po’ stavo
per alzarmi ma sentii una spinta, la situazione si ribaltò, adesso lui stava su
di me, lo vedevo leggermente nervoso, ma notavo anche un po’ di
rabbia nei suoi occhi, erano davvero intensi, aveva all’improvviso
assunto un’aria
seria –Devo ricordati
che anche io sono maschio?- mi disse guardandomi fisso negli occhi, spalancai i
miei a quella sua affermazione, in effetti, non lo prendevo mai molto sul
serio, lo prendevo come un bambino, ma come diceva lui, è un ragazzo, e anche
lui ha quel tipo di fantasie, mi spaventai leggermente quando vidi che il suo
viso si stava avvicinando al mio, tanto che chiusi gli occhi, poi però, vidi il
mio corpo meno pesante, si era alzato, quando aprii di nuovo gli occhi di fatti
era in piedi, voltato dall’altro
lato, probabilmente rosso in viso, mi innervosì per quello che aveva appena
fatto “ Lui… voleva
solo provocarmi. Allora, non è poi così difficile capirlo, è solo un bambino
dispettoso!!!” pensai
alzandomi, così mi ci parai davanti, il suo viso era rossissimo, quasi quasi
andava in ebollizione, così con tono irritato dissi –Se poi
devi arrossire così, evita di far certi scherzetti!- mi voltai pronta a tornare
indietro quando lui mi prese per il braccio e mi tirò a se, sul mio collo
sentivo il suo respiro, tanto che il mio cuore iniziò a battere, non ero
affatto abituata ormai a star così vicino ai ragazzi, tranne a—interruppi
i miei pensieri, ciò che susseguì fu un –Scusa.-
poi lasciò la presa e andò avanti, entrò nel salotto, lasciandomi lì,
incredula, rimasi lì per circa un minuto, dovevo focalizzare meglio la
situazione, ciò che era appena accaduto, così poi mi decisi finalmente a
tornare.
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Quando rientrai, il cucciolo si svegliò e venne da me saltellando –Ahah,
Obakacchi!- dissi accarezzandolo e prendendolo in braccio, così, con il
cucciolo in braccio, andavo intenta a risedermi al mio posto, ciò che non mancò
fu il passare davanti a Riku, mi voltai leggermente con il viso a fissarlo, lui
alzò lo sguardo, subito entrambi rivoltammo il viso arrossendo “Idiota.” Mi andai
a sedere, e ciò che vidi erano Sasayan e Haruka abbracciati, erano davvero
carini, e così continuò la serata, presto però sarei dovuta tornare a casa, il
film durava un’altra
oretta, un’altra
oretta di urli e schiamazzi insomma.
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-Scusate, io devo andare.- dissi alzandomi, Haruka si alzò a sua volta e con un’espressione
dispiaciuta disse –Di già??-
-Già, mia madre non vuole che torni troppo tardi, e poi sono anche un po’ stanca,
vorrei andare a riposare il più presto possibile!- dissi tirando in su le
braccia e stiracchiandomi –Obaka-chan,
andiamo allora?- lui mi guardava felice anche se effettivamente non mi capiva “Chissà se
mamma me lo farà tenere” così,
salutai tutti con un gesto veloce e andai a prendere la mia roba, salutai un’ultima
volta ad Haruka dandole un bacio sulla guancia, e poi uscii per di lì con il
cucciolo in braccio, iniziai a camminare un po’, poi
sentii dei passi dietro di me, mi voltai e vidi Riku che correva “Che
faccia buffa!!” pensai e
iniziai a ridere, mi fermai ad aspettarlo –Aspettaaa!-
urlò, -Si, sono qui, non vedi?- dissi ridacchiando, lui alla fine si avvicinò e
piegandosi sulle gambe e con un respiro affannoso disse –T-ti
accompagno io!- alzò il capo verso di me e mi fissò negli occhi, non potevo
mica rifiutare –A-ah? Va
bene, si, dai!- dissi sorridendogli, notai che anche lui sorrise, così,
iniziammo a camminare, uno affianco all’altra,
era davvero carina come scenetta, per il tragitto non parlammo, non volò una
singola parola, ciò che notavo però era che lui a volte cercava di dir qualcosa
ma le parole erano come se gli si bloccassero, eravamo entrambi in imbarazzo,
se qualcuno ci avesse visto, anche se improbabile visto l’ora,
avrebbe di sicuro pensato che siamo una specie di coppietta, poi il cucciolo
completava la famiglioletta felice, quello lì stava solo a dormire però,
davvero pigro come cane, iniziai a ridere quando pensai a quella cosa, Riku mi
guardò stranito, eh beh, che mi aspettavo, che ridesse con me? –Ahah, no,
niente, niente, scusa, stavo pensando ad una cosa!- dissi sviandomela, lo vidi
sorridere, poi, prese la mia mano e con il viso completamente rosso mi guardò
di nuovo negli occhi e disse –Forse è
meglio se ci teniamo per mano, sai, queste strade sono pericolose di notte- mi
guardava davvero fisso, io annuì semplicemente, e così camminammo mano-mano,
ecco che adesso sembravamo una vera coppietta, che imbarazzo che provavo! Il
cucciolo stava lì, lo tenevo con un braccio, appoggiato con la testa sulle mie
spalle, se solo volesse, potrebbe anche baciarmi! Sai che bello, un bacio da un
cane. Poi, eravamo quasi arrivati, riconoscevo la strada anche se buia faceva
un altro effetto –Stiamo per
arrivare!- dissi, lui si voltò verso di me e prendendo un respiro disse –Hei, t-ti… ti va di
uscire domani?- “Uscire?
Ah, forse hanno organizzato qualcosa?” senza
pensarci due volte, accettai –Si! Certo
che mi va!- lo vidi in estremo imbarazzo, e così, con una risata nervosa,
iniziò ad avvicinarsi al mio viso “Cosa..” voleva
baciarmi forse? Lui? Allora lui davvero? Eppure, non era così, prese una foglia
sui miei capelli e fissandomi ancora una volta negli occhi disse –Avevi questa
sui capelli- rise nervosamente, e poi, avvicinandosi alla mia guancia, era
pronto a darmi un bacio, sulla guancia ovviamente, ma non riuscì, il cucciolo
lo bacio sulle labbra, vidi lui tirarsi indietro, ciò che susseguì furono le
mie risate, che scena eh! –Ahah!
Beh, ti è andata male per sta volta!- dissi sarcastica –Già..- mi
rispose lui con tono serio “Cos’è questo
tono serio?” però
subito dopo alzò il viso e sorridendo mi augurò la buonanotte “E’ davvero
un buon amico!” e così
anche io gli augurai la buona notte, e lo salutai con la mano, rientrai a casa “Ah, il
cucciolo, cosa dico a mia madre?” eppure
non avevo tempo di pensarci, sentivo dei passi provenire dalla cucina, poi
sbucò lei fuori –Bentornata
eh! Oh, e quello……?- disse
indicando il cucciolo, risi un po’ e poi
dissi –E’-è--- un
nuovo membro della famiglia!- lei mi guardò stranita e iniziò subito dopo a far
storie con cose tipo ‘Un cane a
casa nostra?! Ma sei matta?! Non esiste!!’ poi però
dopo una mezzoretta di discussioni, il cucciolo, scese dalle mie braccia e andò
da lei, le toccò varie volte il piede con la zampetta minuscola che si
ritrovava, le faceva persino gli occhi dolci “Lui si
che sa come ottenere qualcosa!” lei
così, lo prese in braccio, e sospirando disse –Aaah! E
beh, ormai che ci vogliamo fare! Ma, te ne occuperai tu, di tutto, va bene?!-
mi disse severa, io annuì e sorridendo presi il cucciolo e lo portai in camera
mia, presi un vecchio piumone che non usavo più e lo misi a terra, vicino al
mio letto, misi il cucciolo lì che dopo pochi minuti si addormentò, nel
frattempo io mi spogliai e mettendo il mio pigiama filai a dormire, ero davvero
stanca, tanto che andai a dormire subito, senza pensare a nulla.
-------Fine capitolo 18
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